Restauri
Progetto di recupero
di Officine industriali
Le Officine industriali dagli anni 30 del ‘900 hanno avuto sede nel nel centro storico di Palermo nel quartiere della Loggia.
L’ingresso è ubicato sulla via Antonio Gagini, dalla quale è permesso l’accesso sia ai locali di quella che era, fino a qualche anno fa, l’attività commerciale sia ai magazzini retrostanti comprendenti anche una tipografia e la legatoria. Queste ultime si estendono all’interno di uno dei cortili che si suppone un tempo appartenessero al convento dei Domenicani che occupava un vastissimo isolato tra le vie Gagini e piazza S. Domenico ad occidente, via Squarcialupo a nord, via Bambinai e largo Cavalieri di Malta a oriente e confinava con il monastero di Valverde. Il vasto cortile non ha caratteristiche di unitarietà dei fronti né di spazio concluso; tracce di archi in sequenza, sul perimetro lato via Valverde, è quanto resta di un’antica architettura di tipo conventuale. Gli immobili, preciso esempio di archeologia industriale, costituiti dall’area vendite, dagli uffici retrostanti, dalla tipografia e da ampi scantinati, versano oggi in stato di relativo degrado ma conservano il fascino che li caratterizza e si prestano a un recupero che li valorizzi mirando ad una destinazione che veda al centro un’offerta culturale di qualità non solo in termini di spazi di spettacolo, ma anche di formazione e di attrezzature per gli operatori del setto
Periodo
2018
con
Giusi La Rocca
Alessia Argento
Maurizio Migliorino
Luogo
Palermo (PA)
Committente
Privato
Il progetto di rifunzionalizzazione architettonica trasforma gli spazi in luoghi legati alla cultura della musica. L’accesso all’edificio avverrà oltre che dallo storico accesso di via Antonio Gagini, da cui sarà possibile accedere al book shop e al foyer che conduce agli spazi dell’auditorium (spogliatoi, servizi e deposito).
L’edificio avrà inoltre nel cortile gli altri due accessi che permetteranno l’ingresso diretto all’auditorium e l’altro direttamente alla caffetteria. Le attività delle Officine occuperanno i due livelli dell’edificio. Al piano terra troveranno dislocazione il foyer, l’auditorium con palco per prove ed esibizioni, la
caffetteria con la sala ristorazione, oltre ad una serie di spazi accessori quali cucina, bagni, spogliatoi e ripostigli.
Il secondo livello è accessibile tramite un ascensore e due corpi scala: uno esistente utilizzato dal personale, l’altro aggiunto nel foyer che attraversa la caffetteria. In questo piano coperto da un tetto a falde, sostenuto da eleganti capriate lignee con catene in tiranti d’acciaio, è stato progettato un luogo di condivisione, uno spazio dedicato all’ascolto della musica.
Le Officine hanno anche il programma di creare una residenza per artisti utilizzando la restante parte della proprietà: un “Albergo Diffuso” destinando i grandi padiglioni come spazi studio, per mostre, per performance, soprattutto nell’ambito musicale.
Siamo intervenuti dove l’Architettura non è più in uso, perché le funzioni per cui era stata costruita non sono più richieste e perché le strutture stesse sono obsolete rispetto alle funzioni che ospitano. Siamo intervenuti tracciando quello che riteniamo un corretto processo di riconversione dell’esistente; un processo, a nostro parere, in cui si è cercata una sostenibilità legata ad una dimensione qualitativa e provando a negare il luogo comune che ritiene ragionevole unicamente una riconversione legata alla dimensione quantitativa dell’operazion