Interni

Ristrutturazione e
recupero del sottotetto
Casa SC, Palermo

La storia

Il villino, edificato nel 1916 per conto di Brigida Piccione Di Simone su progetto dell’ingegnere Francesco Paolo Viola (Palermo 1857-1923), ricade nel quartiere originato dal prolungamento in direzione ovest della via Emanuele Notarbartolo, e dal successivo piano di lottizzazione predisposto nel 1911 dalla ditta Ingham- Whitaker del vasto fondo agricolo denominato “Girato della Madonna” acquistato nel 1895 dall’inglese David Wilson Thomas. 
Nel 1904 Giosuè Whitaker, in qualità di legale rappresentante della ditta, ottiene il primo accordo con il Comune di Palermo per la realizzazione a sue spese del secondo tratto di via Notarbartolo per una lunghezza di m. 363,20, dalla via Cavallaci al vicolo Malaspina (via Pier Santi Mattarella – via Generale Di Maria).  Definito il nuovo asse viario, nel 1914 viene stipulato il contratto con la Municipalità che sancisce l’edificazione del nuovo rione a carattere esclusivamente residenziale, in attuazione di un progetto, presentato dalla ditta Ingham-Whitaker, di tracciamento di tre strade parallele (vie Giuseppe Damiani Almeyda, Domenico Costantino e Gioacchino Di Marzo) e quattro trasversali (vie Francesco Lo Jacono, Nunzio Morello, Giuseppe Sciuti poi Terra Santa, Generale Eugenio Di Maria) alla principale via Notarbartolo. Nei lotti, edificati nell’arco di un ventennio, sotto la forte influenza del modello costruttivo della via Libertà, viene adottata prevalentemente la tipologia del villino mono-bifamiliare, e della palazzina per appartamenti; per una committenza aristocratica ed alto-borghese vengono inoltre costruite alcune ville di pregevole qualità architettonica con vasti giardini di pertinenza.
La concessione in enfiteusi dei lotti, quattro per lato, prospicienti via Notarbartolo all’impresa di costruzioni di Michele Utveggio produce una maggiore qualificazione del nuovo quartiere che sarà connotato da un’elegante edilizia improntata agli stilemi dell’eclettismo del tempo nonché da pregevoli architetture liberty di matrice basiliana.

Periodo

Ottobre 2013

Luogo

Palermo (PA)

Committente

Privato

Strutture

ing. Gigi Bellanca

Impresa

Salvo PIazza Costruzioni S.r.l.

L'edificio

Il villino a pianta quadrata, edificato sull’angolo tra le vie Terra Santa e Domenico Costantino destinando parte del lotto ad un piccolo giardino, ha semplice volumetria ingentilita da sobri motivi decorativi. I fronti sono definiti da tre aperture nelle due elevazioni e segnati dal balcone centrale; si distingue la facciata prospiciente via Terra Santa caratterizzata da motivi di finestre binate.
Il paramento, a ricorsi orizzontali al pianoterra e ad intonaco rustico al primo piano, è delimitato da paraste angolari a bugna piatta e lisce. Le aperture sono arricchite da modanature a finta piattabanda al pianoterra e da semplici cornici al primo piano; di particolare eleganza è il disegno di gusto liberty della mostra dei balconi. L’edificio è concluso da un cornicione modanato in aggetto, ed è coperto da un tetto a padiglione. 
Si conservano gli originari ferri battuti, le cifre del primo proprietario iscritte in chiave sul portoncino d’ingresso, e un fregio dipinto con motivi liberty nella fascia apicale delle pareti del corpo scala.

La suddivisione interna con probabilità in origine prevedeva un appartamento per piano informato ai principi distributivi dell’epoca per le abitazioni signorili.
Le opere di ristrutturazione saranno limitate alla demolizione e ricostruzione dei solai tra primo e secondo livello e delle coperture, e nella realizzazione di opere interne che, senza modificare l’impianto distributivo, saranno volte al rinnovo e alla costituzione di nuova impiantistica e alla sostituzione dei materiali di rivestimento.
Nella stanza centrale dell’appartamento viene ridotta la superficie del secondo livello in modo da ottenere uno spazio a doppia altezza che metta in relazione le diverse quote dell’abitazione. Dallo stesso vano si raggiunge il secondo livello impostando lì la scala che si sviluppa attorno ad una libreria a tutta altezza.